Mountain Bike a Siena e dintorni

Sentieristica della Provincia - n.2 Siena-Montalcino-Amiata


A Siena - Taverne d'Arbia G Castiglione d'Orcia - Vivo d'Orcia
B Taverne d'Arbia - Cuna H Vivo d'Orcia - Seggiano
C Cuna - Murlo I Seggiano - Arcidosso
D Murlo - Montalcino L Arcidosso - Roccalbegna
E Montalcino - Castelnuovo dell'Abate M Roccalbegna - Catabbio
F Castelnuovo dell'Abate-Castiglione d'Orcia



Sezione A - Da Siena a Taverne d'Arbia
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Siena Madonnina Rossa            275      0,00       0,00
Basilica dell'Osservanza         325      0,84       0,84
Monteliscai                      258      3,35       4,19
S.Giorgio                        304      1,67       5,86
Pieve a Bozzone                  218      2,93       8,79
Mociano                          220      1,92      10,71
Taverne d'Arbia                  186      2,18      12,89

Dislivello totale: m 230 - Asfalto km 3,6 - Terra km 6,6 - Sentiero km 0,3 - Difficoltà: 2/5 - Traccia GPS - apri mappa

Per raggiungere la località detta "Madonnina Rossa", punto di partenza del nostro percorso, si seguono da Porta Ovile le indicazioni per Arezzo: al primo incrocio si gira a sinistra verso la stazione fino a raggiungere una prima rotonda dove si va a destra. Alla successiva rotonda si seguono le indicazioni per Gaiole in Chianti, ma appena superato il sottopasso ferroviario si gira bruscamente nella neve -  66K a destra in una stradina, che scavalca anch'essa su di un ponte la strada principale. Giunti allo sterro, si prende a destra pe rpoi imboccare a sinistra il sentiero, detto "di San Bernardino", che sale verso la Basilica dell' Osservanza. Da qui si prosegue fino alla Strada di Scacciapensieri, si volta a destra fino alla prima traversa a sinistra, la sterrata denominata strada delle Tolfe. Si scende per poi affrontare una ripida salita verso il borgo di Cipriano: proprio d'angolo con la chiesetta si prende uno stradello lungo la vigna, poi arrivati in fondo si tiene la sinistra iniziando a scendere costeggiando sempre la rete del fondo chiuso fino in fondo alla discesa. Qui si tiene la destra fino a sbucare sulla SR408, dove si gira a destra in salita verso Monteliscai. Si lascia la SP girando a destra verso S.Giorgio ai Lapi, dove la strada torna sterrata, si supera un poggio e si ridiscende nella valle del Bozzone; si gira a sinistra di nuovo su asfalto, si supera Pieve a Bozzone, si sale verso Case al Frate e si prende a destra per Mociano. In questo tratto si gode un panorama completo di Siena, che diviene particolarmente suggestivo al tramonto. Superata la Villa di Mociano, si devia a sinistra in una strada di campo che conduce in discesa alla strada di Presciano, dove girando a dx si arriva a Taverne d' Arbia in prossimità del ponte sull'omonimo fiume.





Sezione B - Da Taverne d'Arbia a Cuna
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Taverne d'Arbia                  186      0,00       0,00
Casa S.Giovannone                240      3,68       3,68
Fattoria Salteano                205      2,85       6,53
Isola d'Arbia                    176      0,50       7,03
La Piaggia                       230      1,55       8,58
Bivio Le Caggiole                170      2,80      11,38
Cuna                             180      0,84      12,22

Dislivello totale: mt.120 - Terra km 12,2 - Difficoltà: 2/5- Traccia GPS - apri mappa

Siena dalle crete - 15K

Il tracciato è stato modificato, per motivi sconosciuti; il percorso originale risulta tuttavia più semplice, per cui lo riporto insieme a quello effettivamente segnato.
Sul percorso originale si attraversa il ponte sull' Arbia, si gira subito a destra costeggiando il fiume, fino all' incrocio della fattoria di Camposodi. Si prende a destra riscendendo verso il fiume, per poi arrampicarsi verso i poderi La Bandita e S.Giovannone. Il nuovo tracciato invece prevede di attraversare il ponte ma di proseguire verso l'abitato di Arbia e oltre la ferrovia verso Asciano, fino a giungere in cima alla prima salita: qui un bivio su sterro a destra conduce alla Casa, facilmente individuabile per un serbatoio di acqua. Si segue la strada di campo che esce dal gruppo di case fino a giungere al podere San Giovannone.
Cuna - 47K Siamo ai margini settentrionali della zona delle crete, particolarmente spettacolare per i "balzoni" calcarei e per i colori dei campi, terra di siena in autunno e verde brillante in primavera. Superata la fattoria di Machetto inizia un tratto in discesa fino a Salteano ed al fiume Arbia, dopo di che si giunge all' abitato di Isola d'Arbia. Attraversata la S.S.2 Cassia si entra in una zona residenziale, si gira a sinistra e dopo 50 metri a destra in un sottopasso della ferrovia. Usciti dal sottopasso si segue la ferrovia a sx fino ad una strada sulla dx che sale verso La Piaggia con una pendenza abbastanza ripida; al primo bivio si gira a sx riscendendo verso Tressa dove, in mezzo ad una zona residenziale, si piega a dx attraverso ai campi fino all' incrocio a sinistra verso Cuna, mentre da destra proviene il sentiero n°4 da Radi.





Sezione C - Da Cuna a Murlo
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Cuna                             180      0,00       0,00
Caggiole                         230      3,35       3,35
Radi                             250      2,26       5,61
bivio Vescovado (S.P.)           280      4,77      10,38
Vescovado di Murlo               305      1,41      11,80
Murlo                            300      1,59      13,39

Dislivello totale: m 300 - Asfalto km 2,4 - Terra km 11,0 - Difficoltà: 2/5- Traccia GPS - apri mappa

Cuna - 44K La Grancia di Cuna era il più grande dei depositi, ovviamente fortificati, che raccoglievano e custodivano il grano prodotto dai campi nel territorio della Repubblica Senese e che rappresentavano le riserve per far fronte alle carestie ed alle guerre.
Si lascia il sentiero n°4 verso S.Martino e Asciano, che esce dal borgo verso la Cassia, e si torna indietro seguendo il cammino già percorso all'andata fino al primo incrocio: qui si prende a sx e poi a dx verso Le Caggiole, seguendo appunto a ritroso il sentiero n°4 verso Radi. Dopo una ripida salita, si giunge alla fattoria dove i cani maremmani vi "accoglieranno" abbaiando; si scollina e si riscende verso la valle, fino a trovare una ampia strada a sterro sulla sx che porta alla fattoria di Radi. Il borgo sorge su di un colle dal quale si domina tutta la valle dell'Arbia e che rappresenta un vero balcone sui monti del Chianti. Si ignorano sia il primo bivio a sx per Murlo - 54K Monteroni d'Arbia che il secondo a dx verso Ville di Corsano, abbandonando così il sentiero n°4 e dirigendoci verso Vescovado di Murlo. Dopo due salite brevi ma ripide si incrocia la strada provinciale asfaltata, si gira a sx ed in breve tempo si giunge a Vescovado ed a Murlo. Riposatevi nel delizioso abitato e non mancate di visitare, se aperto, il museo archeologico: in questa zona vivevano infatti gli Etruschi, e nel piccolo ma interessante museo sono conservati moltissimi reperti. All' interno del paese vi sono anche una pizzeria ed un ristorante





Sezione D - Da Murlo a Montalcino
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Murlo                            300      0,0        0,0
Miniere                          201      1,7        1,7
La Befa                          154      4,7        6,4
ponte Ombrone                    130      5,2       11,6
bivio Montalcino                 184      1,6       13,2
fosso Suga                       146      4,0       17,2
bivio Pertimali                  251      3,8       21,0
Montalcino                       555      3,4       24,4

Dislivello totale: m 580 - Asfalto km 0,7 - Terra km 18,7 - Sentiero km 5,0 - Difficoltà: 4/5 - Traccia GPS - apri mappa



Si esce dal paese di Murlo, e ci si dirige in discesa a dx verso le Miniere, dove fino alla seconda guerra mondiale veniva estratta lignite. Superato l'abitato, all' altezza del bivio per Olivello e Resi si imbocca una stradina oltre una sbarra, dove una volta si trovavano i binari della ferrovia che collegava appunto la miniera alla linea ferroviaria nella valle dell'Ombrone. Questo tratto è stato sistemato di recente dal Comune di Murlo con i contributi CEE: è stata costruita una passerella sui resti del Ponte Nero franato da anni ed il tracciato è stato liberato dalla vegetazione ed attrezzato con corrimano nei punti scoscesi e con Crevole - 50K tavoli e panchine. E' questo un tratto molto bello, immerso in una natura ancora selvatica ed intatta. Superato un primo ponte, si gira a sx prima di un altro, si oltrepassa la Crevole su di una passerella e si sale leggermente fino all'asfalto, dove si prende a dx per giungere finalmente alla Befa, piccolo borgo agricolo noto a tutti i pescatori, cacciatori, cercatori di funghi, ciclisti, motociclisti eccetera, perchè vi si trova una piccola trattoria molto famosa per i suoi piatti. L'unico problema è ripartire...
Si prosegue deviando a sinistra e costeggiando la ferrovia Siena-Grosseto lungo strade di campo fino a incrociare la sterrata che scende da Bibbiano (sentiero n°5)
ATTENZIONE: questo tratto diviene quasi impraticabile in caso sia piovuto molto; pertanto se vedete che il terreno è umido vi conviene risalire dalla Befa verso Buonconvento, girare a dx per Bibbiano su asfalto e da qui a dx in discesa su sterro fino al ponte dell'Ombrone, seguendo in pratica a ritroso il sentiero n°5: sono circa 2,5 km e 100 mt di dislivello in più (Traccia GPS - mappa.
Superata la ferrovia ed il ponte dell'Ombrone si gira a sx verso Castiglione del Bosco, poi, in un rettilineo bordato di cipressi, di nuovo a sx abbandonando il sentiero n°5 che prosegue a diritto. La strada attraversa due vallette e poi vi porta ad un incrocio dal quale, tirando diritto anzichè girare a destra seguendo i segnali, si arriva ad Abbadia Ardenga, antico monastero Fortezza di Montalcino - 18K che, narra una leggenda, ospitò la congiura che uccise l' imperatore Arrigo VII, morto a Buonconvento probabilmente di malattia e di fatica per un lungo viaggio e non per un' ostia avvelenata come racconta la leggenda. Tornati indietro sul percorso originale, inizia un tratto in saliscendi che porta a Val di Cava, dove potete decidere di seguire la strada asfaltata verso Montalcino, più lunga ma meno ripida, oppure il percorso segnato, che gira a destra per Pertimali. Da qui una salita di circa 2 km vi porta a Montalcino: si tratta di una pendenza media del 13%, con tratti al 18%, ovviamente tutti su sterrato, quindi sperate di trovere la strada in cattive condizioni, cioè senza ghiaino sciolto, altrimenti tratti a piedi sono garantiti. Poco male però, basta che ogni tanto (spesso) vi fermiate ad ammirare il panorama, che spazia dai margini orientali delle colline metallifere alla Montagnola a Siena ed ai monti del Chianti fino a tutta la Valdarbia; La Valdorcia ed il Monte Amiata sono visibili invece dalla sommità della salita.





Sezione E - Da Montalcino a Castelnuovo dell'Abate
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Montalcino stadio                545      0,00       0,00
bivio La Magia                   631      4,31       4,31
La Magia                         505      3,38       7,69
Sant'Antimo                      318      2,35      10,04
Castelnuovo dell'Abate           340      0,94      10,98

Dislivello totale: m 200 - Asfalto km 1,4 - Terra km 7,2 - Sentiero km 2,4 - Difficoltà: 2/5 - Traccia GPS - apri mappa

La partenza è davanti allo stadio di Montalcino: si imbocca la strada verso il poggio Osticcio, superando il bar e girando a dx verso il cimitero. Occorre ora lasciare perdere i segnali, in quanto il percorso originale è divenuto quasi impossibile in quanto parzialmente franato e invaso dalla vegetazione. Al primo incrocio sotto al cimitero di va a destra seguendo una sterrata in saliscendi. In fondo ad una ripida discesa si tiene la sinistra ( a diritto c'è un cancello) verso il podere S.Antimo - 55KAlbatreti, che va lasciato a destra imboccando una mulattiera di bosco che scende ad un fosso dove ritroviamo i segnali del sentiero. Lo stradello tocca il podere Poggiolo e infine sbuca su un'ampia strada, dove si prende a sx e dopo poche decine di metri in salita di nuovo a sx su di una mulattiera: si incrocia di nuovo l'asfalto, si sale ancora per poi girare a sx e finalmente a dx sulla strada principale. Questo tratto può essere accorciato se da Montalcino si prende la direzione S.Angelo in Colle-Grosseto (1 km in meno). Arrivati al bivio sul "Passo del lume spento" si prende a sx un'ampia sterrata che conduce a Villa a Tolli, dove si devia a sx per La Magia; prima della sbarra di quest'ultima fattoria, sulla sx si imbocca una mulattiera in discesa segnalata anche con il cartello "S.Antimo" che aggira le case in discesa, fino a ritrovare una strada più ampia dopo 1 km circa. Si gira a sx e si giunge ben presto a S.Antimo; dopo una doverosa sosta per ammirare la splendida abbazia si scende sulla dx e si risale verso la strada su di un sentierino: si prende a dx e di nuovo in salita a sx per un sentiero che poi si allarga e porta all’abitato di Castelnuovo dell’Abate.





Sezione F - Da Castelnuovo dell'Abate a Castiglione d'Orcia
 Riferimento                    quota  dist.parz.  dist.tot.
Castelnuovo dell'Abate           340      0,00       0,00
guado Asso                       195      4,33       4,33
Caggiolo                         334      1,49       5,82
Ripa d'Orcia                     399      2,34       8,16
guado Orcia                      226      2,28      10,44
Castiglione d'Orcia              515      3,80      14,24
Rocca a Tentennano               504      0,70      14,94

Dislivello totale: mt.620 - Asfalto km 1,5 - Terra km 10,8 - Sentiero km 2,3 - Difficoltà: 4/5 - Traccia GPS - apri mappa

S.Antimo - 50K Questo tratto è in comune con il sentiero n°6, tanto è vero che risulta segnato solo con questo numero fino al Caggiolo e dai segnavie della Comunità Montana Monte Amiata successivamente. In ogni caso non ci sono problemi di orientamento.
Dall' incrocio di Castelnuovo dell'Abate si imbocca la strada accanto all' Osteria Bassomondo seguendo i cartelli per l'azienda agricola San Giorgio, si supera una breve salita fino al Casalta - 58K podere Loreto S.Pio e poi una ripida discesa per Casalta. Si passa la fattoria continuando a scendere, si oltrepassa la ferrovia sopra al tunnel e si arriva ad uno spiazzo sul fondo valle, vicinissimo ad un viadotto ferroviario. Si va a diritto seguendo i segnali fino a guadare il torrente Asso, poi si costeggia sulla sx il campo e si ricomincia a salire con strappi anche duri fino al podere Il Poggio ed infine al podere Caggiolo. Qui si incontra un bivio: a diritto prosegue l'itinerario n°6 vero e proprio verso Ripa d'Orcia - 53K S.Quirico e Pienza, mentre noi seguiamo i segnavie a dx, di nuovo in salita. Al bivio successivo si ignorano i segnali del Parco della Valdorcia a sx seguendo invece a dx un sentiero nel bosco che in breve conduce in vista del castello di Ripa d'Orcia, per raggiungere il quale basta girare a dx una volta raggiunta la sterrata principale.
Dopo una breve sosta si torna indietro salendo ancora Rocca d'Orcia - 48K fino ad incontrare sulla dx un incrocio con una fontana. Si gira a dx in ripida e sconnessa discesa fino al fondovalle: si tiene la dx e si guada il fiume Orcia su di una briglia, dopo essere passati sotto una vecchia passerella, che serviva per permettere ai braccianti abitanti a Rocca d'Orcia di recarsi al lavoro nelle terre dei Piccolomini. A questo punto resta l'ultimo tratto, il più impegnativo poichè interamente in salita con pendenza mai sotto l' 8% e con strappi al 12%. Giunti all'asfalto girate a dx la prima volta ed a sx la seconda, giungendo a Rocca d'Orcia; seguite le indicazioni della Rocca a Tentennano da cui si gode uno splendido panorama .




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