A | Monteriggioni - Strove | E | Monteguidi - Radicondoli | |
B | Strove - Gracciano | F | Radicondoli - Belforte | |
C | Gracciano - Casole d'Elsa | G | Belforte - Galleraie | |
D | Casole d'Elsa - Monteguidi | H | Belforte - Chiusdino |
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Monteriggioni 274 0,00 0,00 Abbadia a Isola 200 3,56 3,56 Castel Petraia 261 2,80 6,36 Strove 262 0,50 6,86 Acquaviva 246 0,84 7,70 Gracciano 182 4,47 12,17
Nel primo tratto il percorso è comune a quello del sentiero n.4.
Si parte da Monteriggioni, costruita dai Senesi intorno al 1219 per
proteggere il confine nord dai Fiorentini, e successivamente fortificata con alte mura e torri.
Vi consiglio di visitare le mura dall'
esterno, esiste infatti un sentiero che gira intorno all' abitato da una porta all' altra.
Dalla porta nord si scende fino alla SR2 Cassia, si prende a sinistra e poi a destra verso
il podere Campassini. Si prosegue fino ad incrociare il sentiero CAI 101 che seguiamo a destra
in discesa su di un bel singletrack. Giunti al fondovalle si gira prima a destra poi a sinistra sempre
seguendo i segnavia. Un lungo rettilineo in pianura porta ad Abbadia a Isola: il nome non deve
sorprendere, infatti le pianure erano spesso paludose; questo borgo fu citato da
Sigeric di Canterbury nel 990 col nome di Borgonuovo quale una delle tappe del suo
pellegrinaggio a Roma.
All' interno dell' abitato si trova una chiesa romanica che vi consiglio di visitare, se aperta.
Appena usciti dal paese, sulla sinistra si imbocca una sterrata, poi al primo bivio si va diritto per poi girare a sinistra in
salita per circa 600 metri fino ad una svolta a destra: si costeggia una vigna su uno stradello che entra nel bosco e scende
ad un fossetto, per poi risalire fino ad una stradina asfaltata, da seguire a sinistra fino ad un gruppo di case.
Si entra nel cortile imboccando uno stradello
verso Castel Petraia, nato come fortilizio nel XII secolo, poi trasformato in villa nel XVI secolo; qui si scende a dx verso l'asfalto
dove si prende a sx verso il paesino di Strove (chiesa romanica). In cima alla salita si piega a destra, si attraversa il centro del
paesino e si inizia a scendere. Dopo Acquaviva si incontra un incrocio dove si gira a sx su un viottolo che sbuca nella sterrata
che proviene da Pian del Casone e San Luigi. Si gira a sinistra e poco dopo a destra attraverso il Piano Senese fino ad attraversare la
tangenziale ed il paee di Gracciano
La Via Francigena attraversava il torrente Elsa a sud del paese,
come testimoniato dai toponimi "Pieve a Elsa" (dove sorgeva una chiesa, oggi non più
esistente, e "Spedaletto" (vale a dire rifugio per i pellegrini).
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Gracciano 182 0,00 0,00 Fabbrica 252 4,19 4,19 Quartaia 266 1,34 5,52 Lucciana 323 4,06 9,58 Casole d'Elsa 417 3,94 13,52
Si gira a destra verso il ponte sul fiume Elsa, si prende una strada sterrata che costeggia una roggia, evita una fattoria e si inoltra nel bosco fino ad un primo bivio, dove si abbandona a destra lo sterrato e si sale su di un sentiero pietroso, fino a raggiungere di nuovo una strada sterrata che proviene da Mensanello. Si sale a destra fino a Fabbrica ed infine si giunge a Quartaia. Qui si attraversa la strada principale per Casole, raggiungendo Villa San Donato e piegando a sinistra nel bosco su di una ampia strada. Usciti dal bosco, si incrocia un'altra sterrata: si gira a sinistra e subito a destra in salita fino ad una cabina ENEL, poi a diritto fino a sboccare sull'asfalto: girando a destra si raggiunge il borgo di Lucciana, da dovo si può ammirare il panorama verso sud. Usciti di nuovo dal paesino, sulla destra si trovano i segnavie: dopo una rampa che in pratica taglia un lungo tornante della strada asfaltata, si imbocca la vecchia strada a destra, che scende in mezzo a vigne e campi fino ad attraversare la strada principale nel bel mezzo di una zona industriale . Si prosegue dirigendosi verso l'abitato di Casole, che si raggiunge al termine di una salita, piuttosto dura e difficile per via del fondo ghiaioso; il panorama che si gode da Casole d'Elsa vi ripagherà abbondantemente della fatica: Verso N svetta San Gimignano, a NE si vede il fianco occidentale della Montagnola, i monti del Chianti e, se la giornata è limpida, il Casentino, costantemente innevato nella stagione fredda; ad O i rilievi che separano la Valdelsa dalla zona di Volterra, a S Monteguidi e più in là, le Cornate (1000 mt.). A Casole c'è un museo piuttosto interessante ed anche diversi bar e ristoranti tipici.
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Casole d'Elsa 417 0,00 0,00 Torrente Sellate 190 6,78 6,78 Monteguidi 400 2,68 9,08
Si esce da Casole e ci si dirige verso Cavallano, poi subito a sinistra in una lunga discesa fino al torrente Sellate. Breve risalita, si piega a sinistra e si torna scendere su sterrato fino ad immettersi a destra in una stradina di servizio. Pochi metri e la si lascia a sinistra seguendo una sterrata verso il Podere Polinaccio ed un ponte, di nuovo sul torrente Sellate, dove inizia la salita, dapprima sterrata poi su mulattiera fino all' innsesto su un'ampia strada sterrata che proviene dal Berignone. Si prende a sinistra e si sale ripidamente fino a sboccare sulla strada provinciale, dove si gira a destra raggiungendo in breve l'abitato di Monteguidi.
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Monteguidi 400 0,00 0,00 Torrente Vetrialla 220 3,10 3,10 Radicondoli 510 5,02 8,02
Da Monteguidi si imbocca la strada in discesa e dopo 500 metri si piega a sinistra in discesa continua verso il fondo valle. Oltrepassato il guado sul torrente Vetrialla comincia una salita piuttosto dura, nel corso della quale si incontrano numerosi casolari abbandonati e diroccati e tratti di strada antica. Giunti sulla strada asfaltata si gira a sinistra e si sale fino al paese di Radicondoli.
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Radicondoli 510 0,00 0,00 bivio Anqua 261 5,27 5,27 incrocio Montalcinello 403 2,82 8,12 Fonte di Sotto 465 0,94 9,06 Belforte 542 0,86 9,86
Si esce dal paese di Radicondoli seguendo il persorso fatto all' andata, continuando a scendere oltre l'imbocco del sentiero da Monteguidi. Dopo altri 3 km circa si incontra un bivio dove si prende a sx in salita lasciando a diritto le indicazioni per Anqua e Solaio. Una salita piuttosto ripida di quasi tre km porta ad un altro incrocio: si prende a sx verso Belforte, girando subito a dx dopo una casa su di viottolo di campo che scende ad un fossino. Il percorso costeggia ora una recinzione salendo ripidamente fino ad una sterrata, dove si gira a sx in salita più dolce. Giunti ad un bivio si tiene la dx segundo i segnali su di una mulattiera che sbocca nel centro del paese di Belforte.
Riferimento quota dist.parz. dist.tot. Belforte 542 0,00 0,00 guado torrente Feccia 362 2,49 2,49 fattoria Falsini 475 1,03 3,52 bivio La Selva 603 1,71 5,23 Cornocchia 534 1,26 6,49 bivio podere Corbaiola 365 2,26 8,75 guado torrente Feccia 305 1,71 10,46 podere Spagna 347 0,99 11,45 guado fosso Quarta 289 1,65 13,10 guado torrente Saio 290 0,42 13,52 podere Greppini 354 0,76 14,28 Castelletto 374 1,33 15,61 La Battellona 393 1,76 17,37 guado fosso Rigo 341 0,48 17,85 Chiusdino 550 3,35 21,20
Si esce dal paese di Belforte seguendo la strada principale; al primo bivio si tiene la dx cominciando a scendere ma facendo
attenzione ai segnali che non sempre sono visibili. Ad uno spiazzo si tiene la sx in discesa e si prosegue fino al fondovalle,
dove si gira a sx per circa 300 mt, poi un viottolo (segnato) conduce al guado del torrente Feccia, solo un piccolo rigagnolo
in genere. Oltre il fosso si percorre il campo al limite del bosco, fino a trovare una mulattiera sulla sx che sale
ripidamente; si oltrepassano due cancelli in rete fino a sbucare sotto alla fattoria Falsini, dove la strada torna sterrata
ma ancora in salita verso un cancello metallico. Pochi metri oltre giriamo a dx su strada asfaltata ancora in salita, fino al
bivio della Selva dove prendiamo a dx, finalmente in discesa. Raggiunto il podere di Cornocchia, sede di un' azienda
sperimentale zootecnica, si continua a scendere su ampia sterrata per circa 2 km, fino ad un bivio sulla dx che porta al
fondovalle: si tiene la sx verso il podere Certaldo senza però raggiungerlo: in un tornante a dx imbocchiamo un cancello sulla
sx (chiuderlo bene dopo essere passati) che taglia un pascolo e porta al torrente Feccia, stavolta con più acqua. prima di
attraversarlo occorre superare un altro cancello in rete metallica, poi si attraversa il torrente tenendo la sx e risalendo
il torrente stesso lungo il campo. Una breve rampa porta al podere Spagna, dove si gira a sx verso un capannone ed il podere
Botralto. Da qui fino a Castelletto il sentiero non è segnato, perciò occorre prestare particolare attenzione. Poco prima del
podere Botralto, all' esterno di una curva a dx si imbocca uno stradello che dapprima costeggia, poi entra nel bosco e che ne
esce nell' angolo di un campo. Il campo va costeggiato a sx fino a che si giunge ad una piccola torre di caccia, da dove
occorre scendere lungo la linea di massima pendenza; in fondo alla discesa si trova uno stradello ed il guado del fosso
Quarta, dopo di che si risale leggermente per scendere e guadare il Fosso Saio. Al di là del guado si attraversa una sterrata
per inoltrarsi in una pioppeta ed affrontare una salita piuttosto ripida verso il podere Greppini. Qui si lascia a sx la
strada verso Papena e si prosegue, ormai in piano, verso Castelletto e la strada asfaltata che proviene da Montalcinello.
ATTENZIONE: il tratto lungo ed attraverso il campo dopo il podere Botralto è agibile con difficoltà: si tratta di circa 500
metri che costringono a trasportare la bici a mano, a meno di percorrere il sentiero nei mesi estivi, dopo il raccolto, quando
in genere ilterreno è duro e compatto. Nel caso vogliate evitare questa sezione, potete proseguire a diritto dopo il podere
Spagna, raggiungere Montalcinello e da qui l' incrocio verso Castelletto.
Si prende a sx su asfalto, salendo in breve alle case della Battellona, dove si incrocia la strada principale che da Pian di
Feccia sale a Chiusdino: si gira a sx per girare a dx su di uno stradello di campo che scende ripidamente ad un fosso.
Una dura rampa su mulattiera porta ad una strada di campo sulla dx ed infine alla sterrata che sale da Frassini a Chiusdino:
si gira a dx e si prosegue per circa 2,7 km.